Milano, 1992, sta per iniziare un workshop intenso: sette giorni per allestire una stanza .
Dalle idee ai prototipi, impossibile! Pensiamo noi , solo al secondo anno di una scuola di design , tanti sogni ma poco di tutto ciò che serve per fare questo mestiere.
Ecco il docente, un ometto biondo piccolino, con il suo assistente , un armadio , due metri e dieci ci dice Lui, una coppia da cui davvero non sappiamo cosa aspettarci!
L’ometto biondo tira fuori una bottiglia di rosso, senza etichetta.. c’è poco tempo! alla creatività va data una piccola spinta..già mi piace.
Faccio una rapida ricerca e lo trovo ovunque sulle riviste, i libri,tutti lo conoscono l’ometto è tutt’altro che uno sconosciuto nell’ambiente, tutti ,fra qualche anno, vorremmo essere come Lui.
Passano i sette giorni e, puntuali, eccoci nella stanza, pronta e corredata di tutto: tavolo, sedie, una strana TV sferica, lampade, tappeti, e anche la nostra radio.
E Lui, perfezionista, in ginocchio , in mezzo ai nostri progetti, che pulisce con l’alcool una macchia sul pavimento dell’aula.
Quel giorno a scuola ho imparato, ho imparato che con l’umiltà si può arrivare.
Un caro saluto al mio prof J. I.
Carlo
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