ildoppiosegno blog: marzo 2011

Vicolo dei Lavandai

I molti lavatoi costruiti lungo i Navigli, fuori dalla cerchia interna, servivano la città e i nuclei rurali da dove provenivano le lavandaie al servizio delle famiglie Milanesi. I cambi d’abito erano molto frequenti soprattutto nella stagione estiva.L’attività della lavandaie, costrette a lavare «carponi» cresceva con l’aumento della popolazione di Milano e del contado. Il sapone ancora non esisteva e veniva sostituito di frequente da cenere e acqua bollente versate sopra un panno chiamato “ceneracciolo” disposto sopra i panni.

"Ready Steady Go" M.Murelli

Per sempre e mai più. Recuperare Il tempo del gioco, del “facciamo che io ero” . Riconquistare un tempo bambino, circolare, connesso, creativo. Un orizzonte di senso che persegue il compiuto e rifugge il finito. Laureata in ambito umanistico e appassionata di etologia, alterna l’attività di libraia con quella di cultural advisor, facendo confluire esperienze accademiche e professionali in attività di consulenza prevalentemente orientate alla mediazione e all’ interpretazione del rapporto tra natura e cultura.

“Epifanie. Il tempo della creazione” A.Giardina

Un nuovo incontro presso Raffles Milano Istituto Moda e Design al corso “la macchina del tempo”. Lunedì 11 Aprile: Antonella Giardina nel suo intervento dal titolo “Epifanie. Il tempo della creazione” focalizzerà sull’azione del Tempo nei progetti di comunicazione. Le idee ci raggiungono o le creiamo dal nulla? Cos’è la temporalità manifesta? Per lei "il Tempo è solo un altro nome per dire manifestazione della forma. La forma, infatti nel suo manifestarsi pone di volta in volta le condizioni per le sue forme future secondo sviluppi non-lineari. Designer e filosofa si occupa prevalentemente di identità visive, strategiche e territoriali. Insegna Semiotica dell’Arte e Metodologia della Ricerca presso IED Milano. É docente presso la IULM e insegna Visual Design presso l’Università di Milano Bicocca. È co-fondatrice di Metaformadesign

"Catturare il tempo" R. Resega

Continuano gli interventi presso Raffles Milano al corso “la macchina del tempo” . “catturare il tempo? Illusione della mente o realtà possibile?” Ce lo dirà mercoledì 23 Marzo Roberta Resega; psicologa, psicoterapeuta e psicoanalista. Lavora presso l’Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli e Sacco all’interno dell’Ambulatorio per la diagnosi e la cura dei disturbi dell’umore e dell’ansia. Socia fondatrice dell’Associazione culturale Ottocentro. Lavora privatamente presso lo Studio Lateràl. SI occupa di nuove dipendenze e di nuove psicopatologie. Si aiuta in tutto questo, con la passione per la fotografia e l’arrampicata.

"Non c'è tempo senza suono" A. Raffanini

Un nuovo appuntamento presso Raffles Milano. Nel corso “la macchina del tempo” dirà la sua il maestro Andrea Raffanini, per lui “non c’è tempo senza suono”. Lunedi 14 Marzo . Nel corso, di design di prodotto, gli studenti sono stimolati a realizzare progetti concreti ma con una forte componente poetica. Durante la sua attività Raffanini ha diretto nel repertorio operistico, sinfonico e da camera numerose orchestre in ambito internazionale. E’ attualmente Direttore Principale dell’Orchestra Sinfonica “Città di Vigevano” e collabora con altre orchestre in Italia e all’estero come direttore ospite. Affianca all’attività concertistica quella di docente presso il Conservatorio “L. Canepa” di Sassari e l’Istituto Superiore di Studi Musicali “G. Donizetti” di Bergamo.

Il tempo "è lo spazio dell'esperienza" Gigi Coach

da sempre il tempo ha fortemente stimolato il pensiero di Filolofi, scienziati, scrittori, registi, artisti e progettisti. Il corso “la macchina del tempo” presso Raffles Milano vuole spingere gli studenti a realizzare progetti concreti ma con una forte componente poetica. Diversi professionisti daranno una loro interpretazione del tempo offrendo ai ragazzi nuovi punti di vista. Primo ospite lunedi 07 marzo presso al corso di Carlo Dameno e Monica Ferrigno: Gigi Mastrangelo. Gigi assiste come COACH/istruttore sportivo circa 300 atleti suddivisi in 4 diverse discipline, per lui il tempo è: “lo spazio dell’esperienza”

Botta e Risposta

In risposta a "Una fabbrica eco-illogica". Questi i numeri relativi alle percentuali di produzione di energia elettrica aggiornati al 2018: Fonti rinnovabili: eolico, idro, fotovoltaico.40,42% Carbone :12,47% Gas nat. :39,06% Gasolio 0,54 % Nucleare:4,11% Altre fonti:2,99% Purtroppo oggi non possiamo fare a meno dei combustibili fossili che tuttavia sono in forte calo (2017: 88%). Si sta studiando (in Francia con la collaborazione di 50 Paesi) un nuovo reattore nucleare a fusione, un piccolo sole, che a differenza dei reattori nucleari esistenti (a fissione) non genera scorie radioattive e promette ottimi rendimenti. Qualche anno fa era una chimera, oggi si sta avverando, è già in costruzione. Speriamo bene. Ennio Murelli

Botta e ripsota_Jonathan Safran Foer

“ E’ sen’altro vero che una macchina ibrida consuma meno di una tradizionale macchina a benzina. Ma essenzialmente queste sono solo cose che ci fanno sentire meglio. E può essere pericoloso sentirsi meglio quando le cose non vanno meglio. Uno studio pubblicato su Environmental Science & Technology ha esaminato 108 scenari sull’adozione di veicoli ibridi o completamente elettrici nell’arco dei prossimi trent’anni tenendo in considerazione variabili quali: prezzo di petrolio e benzina, costi delle batterie, incentivi governativi per carburanti alternativi, possibili limiti alle emissioni. Ne risulta che , essendo il calo delle emissioni dei tubi di scappamento ampiamente compensato dall’esigenza di aumentare la produzione elettrica per caricare le batterie dell’auto, ““dalla modellizzazione non si evince una tendenza chiara e costante verso una diminuzione complessiva delle emissioni””. Si tratta di una conclusione discutibile, ma il dato davvero indiscutibile è che sul totale delle emissioni prodotte da un individuo quelle dovute alla sua auto non costituiscono più del 20%. Troppo spesso la sensazione di dare un contributo importante non corrisponde al reale valore di quel contributo, anzi l’eccessiva soddisfazione per il risultato ottenuto può alleviare l’onere di dover fare ciò di cui c’è reale bisogno” Jonathan Safran Foer , Possiamo salvare il mondo prima di cena 2019 Ugo Guanda editore

bionica e design

Puppy al 4pets museum

Sedia per bambino,Magis,progettata da Eero Aarnio. Esposto all’anteprima del 4pets Museum durante la fiera Pets in the City. Magis Nasce nel 1976 nel Nord Est italiano, uno dei distretti industriali più dinamici d’Europa, Il suo successo si basa sul desiderio di rendere accessibile a un’ampia fascia di utilizzatori prodotti di alta qualità funzionale e tecnologica, sviluppati insieme ai protagonisti del design internazionale. I prodotti Magis sono entrati nelle collezioni permanenti di musei come il MoMA di New York, il Victoria and Albert Museum di Londra, il Centre Pompidou di Parigi.

ildoppiosegno

mercoledì 23 marzo 2011

Istambul_The New Italian Design_2.0